NON SOLO CARNE, UNA GRIGLIATA ESTIVA FUORIPORTA.

Ecco quali formaggi scegliere.

di Jennifer Bucci 

Uno degli aspetti che più apprezzo del vivere a Cesena è la possibilità di scegliere, senza troppo anticipo, se trascorrere il weekend al mare oppure in montagna. Questo è un vantaggio che negli ultimi mesi, a causa delle restrizioni, non ho sfruttato a sufficienza (in compenso ho imparato ad apprezzarlo ancor di più). 

Quale miglior occasione, nel recente ritorno alla libertà, per organizzare una grigliata fuoriporta?!

Il gruppo di amici è già formato, mancano la meta e il menù. 

Voglio cambiare le abitudini e propongo agli altri una grigliata diversa: non di carne ma di formaggi, che sono sicura gratificherà il palato anche dei più carnivori del gruppo. 

Sulla scia del ritorno alla socialità – ciascuno con il proprio bagaglio emotivo – penso anche a un colore di cui sia bene circondarsi, e il verde è la risposta: calmante e allo stesso tempo carico di vita. “Andiamo al Lago Lungo”, ecco la destinazione, poco più in alto di San Piero in Bagno, un laghetto immerso nel bosco che offre l’opportunità di affittare le griglie e mangiare a mò di picnìc sull’erba. La proposta viene accolta con entusiasmo.

Quali sono i formaggi ideali per un picnìc all’aria aperta? 

Mi lascio ispirare dalla storia dei pastori svizzeri che, durante la transumanza, si cibavano di Raclette, pietanza a base di patate al cartoccio cotte con la buccia sotto la brace e insaporite dall’omonimo formaggio, fatto sciogliere su una padella e poi raschiato via con una palettina in legno (“recler” in francese significa infatti raschiare).

Il Raclette, vaccino a latte crudo, ha una crosta naturale di colore arancione, la pasta molle, un sapore intenso dato dalla stagionatura su assi di pino, per almeno 8 settimane. 

Per l’accompagnamento vado sul classico: verdure sott’aceto e pane bruschettato.  

Un altro formaggio, sempre vaccino ed a latte crudo, ideale per la griglia è il Bracino. Grazie alla sua forma rettangolare, tagliato a fette e impanato diventa una gustosa cotoletta di formaggio dal cuore morbido e dolce. Simile nella forma e nel gusto è ll Dobbiaco, di latte di vacca pastorizzato, perfetto per essere scaldato. 

Chiudiamo in bellezza, con la Scamorza classica a pasta filata del sud: sento già il profumo mentre la immagino, tagliata a metà sulla brace o su una fetta di pane abbrustolito condito con olio buono, sale e un po’ di aglio. 

Chiamo la bottega Quid per prenotare la spesa con consegna a casa, la sera prima della partenza. Ordino i formaggi e le verdure: involtini di melanzane e involtini di zucchine.

Poi il vino, senza dubbi rosso: io scelgo il sangiovese superiore DOC “Never walk alone” di Leone Conti, romagnolo, dai profumi freschi e fruttati, una buona beva e persistente al palato. Su consiglio di Michaela, aggiungo due vini che non conosco: il Dolcetto d’Alba di Luigi Pira, piemontese; elegante, dai sentori di susina e fiori freschi, di buona freschezza e tannicità in abbinamento alla Raclette. E il Bariletta, IGT Telaro, vino campano con tannino carezzevole e discreta persistenza fruttata per la Scamorza.

Ora non mi resta che preparare il cestino da picnìc, le patate che andranno sotto la brace, una playlist musicale per il viaggio e attendere la mia spesa, perché il pane fresco lo compreremo al forno di San Piero in Bagno, poco prima di arrivare a destinazione.

Tutti gli articoli citati sono disponibili da Quid a Savignano sul Rubicone o nel Negozio Online Rodosio.com!

Buona Estate!